Monday, November 07, 2005

La mia casa universitaria

Buongiorno.
Sono appena rientrata, dopo aver seguito l'ultima lezione del corso di psicologia delle organizzazioni, nella mia casa universitaria.... attualmente sprovvista anche della luce elettrica in cucina causa neon ormai fuori uso.

Da un anno e mezzo circa, ovvero da quando ho iniziato a frequentare l'università, chi mi conosce sa bene che la casa dove vivo e la gente con cui vivo rappresentano argomenti fissi, insieme a ben molti altri che col tempo imparerete a conoscere - e non è una minaccia, quanto una promessa - , ma non c'è da stupirsene, visto che chiunque viva questa esperienza nella propria esistenza passa da una condizione di alto comfort ad una di profondo ed immenso squallore.

la mia attuale dimora non è squallida, tutt'altro:
- l'ingresso è un meraviglioso giardino con un prato verde e alberi rigogliosi;
- il portiere: un gatto dolcissimo dal mantello rosso;
- la proprietaria: una signora settantenne che viaggia in lungo e in largo col marito e che si circonda di giovani perché - cito testualmente - "con i vecchi di certe cose non si può parlare!";
- le dirimpettaie: due simpaticissime ragazze universitare alle prese con un caso disperato di inquilina insopportabile;
- la mia stanza: un grande quadrato con annesso soppalco in legno, con un meraviglioso poster di Degas ed il cinemino del film VACANZE ROMANE, con A. Hepburn: due reliquie di cui vado fierissima.

Per molti aspetti sembrebbe confortevole e simpatico; ma attenzione: nelle case universitarie - e la mia non fa eccezione - c'è sempre qualcosa che non va, a parte il fatto che se un danno deve accadere, è matematicamente provato che accadrà di domenica - come il neon fulminato! -; nel dettaglio:
- a fianco il cancello di ingresso vive una signora molto anziana, al secolo ANdreina, che purtroppo è in una condizione di depressione acuta senza precedenti: ogni volta che esci di casa, lei è lì che ti guarda, ti saluta e poi ti dice:" vieni a trovarmi"; ovvero si tratta di una conversazione di tre ore in cui ella dirà:"mio marito è morto, mio figlio è morto... prega il Signore affinchè muoia anch'io!" e tu stai lì a chiederti per cosa sia meglio pregare: affinché lei possa trovare un po' più di serenità su questa terra o perché la sua preghiera sia ascoltata;
- in questa villa abitata da nuclei familiari imparentati tra loro, tutti amano il verde e tutti pretendono di avere il POLLICE VERDE; e così a qualsiasi ora del giorno, vedi qualcuno armato di cesoie e guanti vagare per il giardino alla ricerca disperata di foglie secche... ovviamente c'è anche il giardiniere - meglio noto come l'uomo degli ottoni- che viene a spazare sotto la mia finestra alle cinque del mattino quando è bella stagione, un po' più tardi durante l'inverno;
- la passione per il giardinaggio coinvolge anche i citofoni: provata voi a dire ad un vostro amico: "il campanello è a nome PRIMULA, attento a non confonderti con violetta o mimosa"....
- ma l'altre grande passione delle persone che abitano qui è il FAI DA TE; durante la settimana un'orda di maestranza invade ogni dove provocando i caratteristici rumori di un cantiere, ma si sa il cantiere non è aperto durante i festivi... TRANNE QUI!, perché proprio la domenica mattina tutti gli uomini della villa si armano di martello, scalpello e ultimamente anche di tegole e travi ed iniziano ad inchiodare, ad incitarsi l'un l'altro, ad urlare cose del tipo:"tendi quel cavo, smuovi quella pietra"; questo accade dalle 07.20 sino alle 10.00, ovvero fino a quando non arriva il tipico diluvio pavese e allora di lavorare all'aria aperta non c'è possibilità; ma a quel punto a te poco importa: sono già tre ore che sei in piedi e sei al tuo secondo caffè;
- ma attenzione: in realtà tu hai spalancato gli occhi qualche minuto prima rispetto all'inizio dei lavori, ovvero alle ore 07.15, quando il campanile della monumentale chiesa che è contigua alla casa e che tu puoi ammirare dalla tua finestra, inizia a scampanellare, ma non un suono melodioso e allegro, quanto piuttosto un DON DON funereo, il che al mattino presto, quando la tua sveglia suonerà da lì a poco, e tu stai cascando dal sonno causa baldoria della notte precedente, il tutto unito alla nebbia fitta, non rappresenta propriamente uno dei risvegli più dolci;
- aggiungi anche i Sanpietrini del cortile; questa comodo e funzionale pavimentazione non solo ti perseguita per tutto il centro della città, ma ti segue fin dentro casa: è una goduria quando hai deciso di indossare il tuo paio di scarpre con i tacchi così alla moda;
- ed infine le care coinquiline; in questa casa sono ben tre: la cunese di giurisprudenza, la vercellese di scienze politiche e una liceale di trenta chilometri più in là che vediamo in media tre ore alla settimana.... ma ci sarà tempo e modo di approfondire questo argomento, statene certi!

Ecco il quadro all'incirca quasi completo, le pennellate di ritocco verranno in seguito, perché ora vado a preparare pranzo: oggi il menù prevede: merluzzo impanato - ricetta segreta delle FINDUS! - , mega insalata, una mela, un pezzo di torta margherita e caffè con miscela salentina.
Buon pranzo!

PS le prenotazione al ristorante "da FAith" si accettano con preavviso di 24 ore e sono soggette a restrizione da parte del gestore....

No comments: