Sunday, November 20, 2005

In cucina, con i cavolfiori....


Bene bene bene.....
.... è interessante notare come qualcuno abbia avuto voglia di fare una sottilissima ironia....
... e invece dei fiori, ha deciso di inviarmi.... nientepopodimenoche dei cavolfiori....

ma io che sono una ragazza dalle mille risorse, quando mi sono vista recapitare questo cesto di ortaggi, non mi sono persa d'animo, ma piuttosto mi sono armata di mestoli, pentole e quant'altro e ho iniziato a cucinare.

Il menù del giorno è:
- cavolfiori gratinati;
- cavolfiori al forno;
- pasta con i cavolfiori;

e dulcis in fundo: BACCALA' CON SALSA DI CAVOLFIORI E CIPOLLA DI TROPEA....
da far impallidire i cuochi della Clerici, no??

vado ai fornelli.
Baci e buona domenica.

Thursday, November 17, 2005

L'ultimo libro....

...mi è stato prestato da Manuela.... il suo titolo? beh, la dice lunga sul tema in questione:
Gli uomini sono come il cioccolato di Tina Grube.

riporto anche le parole della retrocopertina...
Quelli che si squagliano.
Quelli troppo dolci.
Quelli troppo amari.
Quelli con la sorpresa.
Quelli che danno assuefazione.
Quelli col retrogusto...

Protagonista del libro - che, ve lo assicuro, si legge tutto d'un fiato - è Linda, una bella pubblicitaria: giovane, alla moda, sempre di corsa e che evidentemente ha qualche problema con i rappresentanti del sesso opposto, per due ragioni:
1. non ha tempo per cercare l'uomo della sua vita;
2. tutti quelli con cui lavora, fatta eccezione per una segretaria, sono uomini.... ergo, vive immersa nei loro discorsi così maschili, nelle loro battute così maschili, a contatto con le loro idee così maschili...

... perché d'altro canto, quale team femminile si sognerebbe di far indossare ad una modella biondissima dalle gambe chilometriche l'orologio all'ultima moda come giarrettiera?
E sicché la giovane pubblicitaria deve districarsi tra il rendere ovviamente conto alle sottili pulsioni dei suoi colleghi e del suo capo, a mantenere una certa professionalità che non scada nella volgarità, a poter mantenere alto il nome delle donne.... oltre che consolare una sorella presa dalle crisi pre-nozze, partecipare alla vita della famiglia, condivedere delle sane ore di serenità con le sue amiche...

... ma ritorniamo al punto 1: non ha tempo per l'uomo della sua vita; o per meglio dire, per cercare l'uomo della vita.
A parte il fatto che mi dovete spiegare cosa significhi "cercare l'uomo della propria vita"... bisogna mettere un annuncio, sfogliare un catalogo, essere sempre in giro con gli occhi attentissimi a scrutare ogni volto, e una volta beccato quello che ci attira, guardare immediatamente la sua mano sinistra? E poi, che si fa? lo si ferma e gli si dice: " sei l'uomo della mia vita!"? come minimo quello prende e ti guarda malissimo pensando che tu già soffra di qualche crisi maniaco-depressiva e ti risponderà: " mi scusi, sono di fretta"...
Tanto più, che se si dovesse agire così, non si presterebbe attenzione a tutte le altre cose che la nostra vita ci offre, magari notare la vetrina di un negozio, un'amica che sta passando di lì e che sarebbe cortese salutare, lo splendido stile architettonico del palazzo che hai di fronte.... - oppure, in merito alla festa dell'altra sera, riuscire a godersi i quattro salti che fai col tuo gruppo di amici, senza cercare di sforzarti di carpire nel buio sguardi diretti alla tua persona -.
Ergo, preferisco pensare che sia necessario attendere l'uomo della propria vita, o per lo meno credere che secondo le leggi casuali ci sarà modo di incontrarlo, a meno che io non l'abbia già incontrato e non l'abbia riconosciuto... mmm... chi potrebbe essere?... un amico? un amico del mio amico? oppure quello che l'altro giorno mi ha chiesto l'ora? o quello che mi lasciato il bigliettino sul tavolo al bar?... no, sto divagando! il libro...

il libro, dunque.... Linda ha due possibilità:
1. leggere gli annunci sui quotidiani;
2. incontrarlo sul posto di lavoro....

.... ed infatti, eccolo: MIke, affascinantissimo, intelligente, brillante, nonchè capo dell'industria degli orologi di sopra, nonché colui il quale all'inizio appare come l'uomo più meschino, più idiota e più UOMO di questa terra....

.... ma è forse quello giusto?

beh, il libro è piacevolissimo, adatto per quelle notti in cui non hai assolutamente un grammo di sonno e sei alla ricerca di un modo per passare il tempo, visto che il resto delle tue conoscenze o dorme oppure è nella stanza a fianco a cincischiare con la sua ultima fiamma... ghghghgh!

baci....

PS: gli uomini che vengono a leggere.... non me ne vogliamo; anche perché la tirata nei vostri confronti era prevedibilissima visto che nonostante il mio appello di quale post fa, io non ho visto recapitarmi neanche un fiore..... sob!

Wednesday, November 16, 2005

Festa universitaria... considerazioni

Ieri sera FESTA UNIVERSITARIA a Pavia...

L'aula del '400, dismesse le consuete vesti di luogo di pensiero e di incontro pedagogico - che parolone..... -, è stato il luogo dove un bel mucchio di ragazzi e ragazze si sono incontrati ad ascoltare musica rock e a ballare poi fino a notte tarda, facendosi beffe della lezione che il giorno dopo si sarebbe svolta proprio lì....

Detta così è molto molto poetica, ma la storia è un'altra naturalmente.... vediamola insieme...
Il gruppo di gogliardi pavesi ha organizzato il suddetto incontro sponsorizzandolo ovunque per mezzo di manifestini gialli....
Io, Michela e Chiara - mie care amiche e colleghe!!! - entriamo e rimaniamo sbalordite dal numero impressionante di persone lì presenti; una popolazione variegata che va dal rasta punkettaro, al dark truccatissimo, allo svedese in Erasmus, al ragazzo con i capelli tagliati a zero, passando attraverso la fanciulla che ha indossato l'abitino rosa confetto, quella che ha indossato tutto il suo guardaroba nero - compresa la margherita tra i capelli - , e quella che ha indossato tutto il suo guardaroba senza guardare il colore e ha fatto un assemblamento a random che equivale ad un pugno nell'occhio.

Che cosa si fa in un luogo simile? ognuno fa un po' ciò che sente, sicché vediamo cosa abbiamo fatto noi:
1. abbiamo fatto una rapida panoramica della situazione;
2. siamo andate vicino alle casse a cercare di capire cosa il rockettaro alla THE RASMUS, vestito come i suoi amici in completo giacca, camicia e pantalone neri e cravatta colorata, urlasse nel microfono; ho il sospetto che fosse uno studente di filosoifia, teso ad interiorizzare ogni singola parola e utillizando le tecniche di mimo che ha appreso nell'ultimo corso di teatro frequentato:si muoveva come se dovesse urlare al vento parole cariche di significato... ma il risultato è stato ben diverso: un rumore indistinto....
3. ritorniamo alla luce e ci fermiamo in un punto, ma ci rendiamo conto che è praticamente impossibile rimanere ferme per volontà propria sicché continui ad essere sballottolata di qua e di là per volontà altrua... ti chiedi dunque se il principio fisico per cui due corpi non possono occupare la stessa porzione di spazio sia stato lasciato fuori dalla porta;
4. prendiamo da bere... che cosa? il prezzo unico è 4euro... allora cocktail! ma un attimo, fermi tutti... il barman mi sembra molto preso, un po' troppo nervoso... magari sta anche sbagliando le porzioni dei singoli elementi... ok, vada per la birra....
5. ci accomodiamo, in attesa che arrivi MAnu....
6. arrivata Manu, si realizza l'angolo del commento... essenzialmente: "guarda quella come ci sta provando spudoratamente con lo svedese: si tocca i capelli, gesticola, fa la dolce.... bah!"; "guarda come quella si è vestita, un confetto!"; "guarda quest'altra... è fuori?".... "ah, beh, beh... mica male il ragazzo... complimenti!!!" e giù di lì...
7. arriva uno del gruppo organizzatore, che attacca discorso con noi, e poi ecco il suo amico che ci viene a salvare - dice - dal primo... che di solito è un bravo ragazzo - continua a dire - ma stasera è su di giri - lui!!! - ...
8. ma ecco che arriva il nostro momento, quello dello show sulla pista da ballo: dalla salsa, alla disco attraverso il rock e gli anni '70: credo che molta gente stia ancora baciando la sua buona stella per aver assistito allo spettacolo di 4 ballerine scatenatissime, protette dai loro bodyguards - leggi amici del vicino collegio! -, che hanno fatto vedere al confetto rosa, alla dark nera e alla pagliaccia colorata che anche con un semplice maglione e un paio di jeans si può essere al centro della pista....

... credo che bastino solo pochi elementi: voglia di sorridere con le amiche, non guardarsi costantemente intorno e chiedersi:"mmm.... quanta gente mi sta osservando?", dare il meglio di se stesse, divertirsi spudoratamente ballando una sensualissima bachata con la tua amica, e stop... il resto viene da sé....

..ma se mentre sei sulla pista da ballo, o anche solo seduta nella stanza di fianco a bere una birra in compagnia, pensi:"non posso fare questo: non è chic! non posso dire questo: non è sintomo di fascino! non posso ballare, altrimenti si scioglie tutto il rimmel", beh a quel punto c'è una sola cosa da fare... restare a casa, a leggere Cosmopolitan, Glamuor, Elle e tutte quelle riviste che ti dicevano: "per una festa, non può assolutamente mancare il tuo bel paio di scarpe col tacco a spillo!"....

baci e buon divertimento a tutti coloro che presi da un moto di invidia, stasera sfrutteranno il mercoldedì universitario ed andranno a ballare... beati voi!

Tuesday, November 15, 2005

Shopping

Se si chiedesse ad un uomo: "indica un'attività nel quale è costante la presenza della donna", egli non avrebbe dubbi ad indicare peddisequamente lo shopping; ma d'altro canto le donne hanno un occhi atleticamente allenato per dare una rapida occhiata per le vetrine mentre corrono a lavoro o a lezione, facendo attenzione ad evitare: le altre donne che hanno evidentemente più tempo e si fermano di botto vicino ad una vetrina, gli uomini che parlando al cellulare facendo conferenze, i bambini che si spintonano contenti per essere riusciti a "marinare" scuola, i passeggini stili CAYAN, gli autobus stile Formula 1... e dulcis in fundo: i tacchetti che si incastrano nell'assurda pavimentazione. Nonostante tutte queste attività, le donne esperte ricordano esattamente ciò che hanno visto con un'occhiata, e mentre continuano a correre pensano: "domani ho cinque minuti di tempo, vengo, provo quella meravigliosa blusa in seta blu e poi torno alla mia vita".

Il giro di negozi di ieri in compagnia di Manu non apparteneva a questa categoria, ma piuttosto a quello "mi fermo ad ogni vetrina perché ho tempo... anzi mi sono concessa questo tempO".
Si dice che fare shopping, o semplicemente andare in giro per vetrine, metta di buon'umore tutte le donne - uomini, prendete appunti! -.
Eppure per quanto mi riguarda, accade il contrario: divento triste triste triste... tristissima... perché io credo che sia esageratamente invitante per chi ha un portafoglio pieno di biglietti rosa o blu...figuriamoci verdi! oppure un cartoncino anch'esso colorato, altrimenti è veramente uno strazio.

Se poi considerate che io soffro di una grave malattia definita come SINDROME DEL SENSO DI COLPA POST-ACQUISTI, è facile comprendere come la magra pecunaria e la depressione coscientissima mi rendano oltremodo triste... e lo ribadisco!
Aggiungete poi che arriva la telefonata della mia mamma che mi dice che sono una sciocca perché non compro mai nulla per me di ciò che mi piace... ecco allora il quadro è fatto.

Mia mamma ha ragione comunque; consigliO - uomini continuate con gli appunti! -: quando vedete qualcosa di interessante compratelo, potrà servire in seguito; la dura legge di Murphy, unita a quella del mercato suona infatti così: "quando andrai a comprare quel capo che vedesti in vetrina, non lo troverai più!"
Ed io sono una grande esperta al riguardo... e sicché vediamo cosa mi sono lasciata sfuggire ieri pomeriggio - mentre la cara MAnu acquistava uno spettacolare maglione marrone!!! -;
1. un'orca di peluche, che cercavo da tempo immemorabile ovvero da quando mi sono innamorata di questo essere spettacolare... era così morbidoso.... sigh!
2. una sottoveste di seta rossa... uguale a quella nera che mi è stata regalata al compleanno, stesso stile, stesso prezzo... ma rossa... perfetta per il Natale;
3. una gonna verde splendida... perfetta per CApodanno...
4. un bustino eccezzionale da indossare con la gonna.... e qui però ha infierito anche MAnu, che mi ha guardato e mi ha detto:"tu, con quella scollatura!?ma quando mai? " e poi mi ha ricordato come sempre come ai saldi milanesi di febbraio mi sono lasciata sfuggire una splendida bluse in seta perchè, io dicevo, " è troppooooo scollata!"....
5. uno splendido maglioncino viola...
6. un paio di orecchini veramente affascinanti;
7. un fermaglio che starebbe da favola con la mia mise da ballerina.....
8. e dulcis in fundo - è il caso di dirlo - uno splendido dolce sbirciato di volata da una vetrina....

Ecco spiegata la mia tristezza post-giro per negozi.

Baci

PS: uomini, avete preso appunti, vero? bene, ora mi contattate per informarvi circa l'indirizzo dei negozi e poi... poi tentate di tirarmi su di morale; a proposito: i regali li voglio impacchettati!!!!!! grazie....

Saturday, November 12, 2005

Un po' di tutto

Come precedentemente raccontanto, la cucina della casa universitaria della sottoscritta era senza luce, causa neon guasto. BEne, ieri sera, dopo una lunga settimana al "buio", sono andata a fare acquisti, ma quando questa mattina improvvisandomi perfetta "casalinga", mi sono assisa su una sedia per effettuare il cambio... ma accidenton! non funonzia! niente luce, neanche un piccolo barlume di speranza.
SIcché prendo il mitico autobus numero 3 e ritorno al negozio, dove ti becco due giovani ragazzi piuttosto che i tuoi antipatici attempati della sera scorsa... i quali mi dicono:"cambiamo il neon, ma giacché ti diamo il nuovo starter..." ma ora dove è lo starter?

Torno a casa, mi arrampico questa volta sul tavolo - una mattinanta alla SPiderman, insomma - ed ecco che trovo lo starter... lo cambio e poi monto il nuovo neon... ed ecco, signore e signori: LUCE FU!

certo che quando vedi quel barlume di luce, ne nasce un senso di soddisfazione non indifferente.


NEl frattempo, faccio la spola tra me e l'altra camera, dove c'è il coniglio Amelie. La sua diretta padrona è andata via e l'ha lasciata sola soletta in camera... beh, ieri sera aveva un'aria depressa quella piccola coniglia che le ho fatto cinque minuti di compagnia, mentre stamattina le ho aperto la finestra - senza evidentemente sperare in un raggio di sole, assente cronicamente a PAvia - le ho messo l'acqua fresca, i semini e poi le ho chiesto se stava bene... la sua risposta? sempre la stessa: un costante movimento del naso!!!!

Ieri sera invece, dopo una giornata da dimenticare, insieme alle mie dirimpettaie ho festeggiato S. MArtino; l'anno scorso l'avevo praticamente cancellato dal calendario, tanto più che pavesini e CO. non sono assolutamente a conoscenza di questa festività pagana....
Ma le mie vicine di casa sono salentine... ed allora, ieri sera ci siamo trovate, abbiamo mangiate castagne e bevuto il vino nostrano NEGROAMARO... un S.MArtino in perfetto stile "esportazione"!....

che dire? per quest'anno si è festeggiato tra noi, chiuse nella nostra comunità, l'anno prossimo proveremo a coinvolgere il circondario....
Baci a tutti.

Friday, November 11, 2005

ciao ciao ciao ciao

Scenetta casalinga:
ero seduta in cucina a prendere il secondo caffè del pomeriggio con la dirimpettaia, alias Lucia...
chiaccheravamo del più del meno, quando il citofono - a proposito avete mai notato come i citofoni abbiano sempre un suono così sgradevole e alle volte così acuto per cui qualunque cosa una persona stia facendo fa sempre un gran sobbalzo? - trilla....
"Chi è?" dico io.
E dall'altra parte: "Ciao, sono Gianmarco! c'è Camilla per caso?" (NDR: Camilla è la vercellese!)
e io:" si, certo... ti apro!"

Apro la porta di casa e torno in cucina insieme alla mia amica...
Ecco arriva il primo, presumo GIanMArco... il solito "ciao" d'ingresso e tira dritto per il corridoio...
ma neanche ho finito di rispondere, che ecco un altro "ciao": c'è un secondo amico... rispondo anche a questo e continuo il mio discorso.
"CIAO!" mi sento dietro, mi volto e te ne vedo un altro... allora rispondo ancora, ma sempre più preoccupata perché il tipo non chiude la porta ma prosegue dritto verso il corridoio... ed ecco infatti il quarto "CIAO!" e il quarto essere che entra... e che non chiude la porta, sebbene sia l'ultimo; magari, come dice la mia cara Manuela, crede di vivere al COLOSSEO!

Tutti in camera di CAmi, dunque, dove c'è Amelie - ovvero il coniglio -, CAmi stessa e Lema, ovvero il suo ragazzo....
Lucia mi guarda e dice: "caspita... sempre così qui?"
E io le rispondo: "no, non sempre.... ma quasi!"
baci

Tuesday, November 08, 2005

nuovo inquilino

La mia casa universitaria ha da circa 10 minuti un nuovo inquilino: un coniglio nano... grigio con occhi neri.

Dentro di me, è iniziata una lotta: è meglio utilizzarlo per i miei esperimenti di fisiologia, oppure lo rimpinziamo bene bene e poi lo mettiamo nel forno con le patate???

Sono sadica? no.... si fa per dire... diciamo che per il momento proverò a coccolarlo un po', fino a quando non avrò capito che cosa farà nel fine settimana ovvero quando la sua legittima padrona - la vercellese - tornerà a casa... con chi resterà l'essere? chi se ne occuperà?

baci

PS: ho la sensazione di essere osservata....

una serata al cinema

Ero enormemente scettica circa la possibilità di andare a vedere questo film; d'altro canto la mia opinione circa l'attrice, Kirsten Dunst - per intenderci la lei di Spiderman - non è che sia delle migliori e si avvicina pressapoco a quella espressa dalla mia cara amica MAnuela, ovvero una SCIACQUETTA! ma come giustappunto Manuela mi ha fatto notare, posso sempre dire di essere andata al cinema per gustarmi la visione di Orlando BLoom, e aggiungi io, la spumeggiante presenza di Susan Sarandon...

Ed eccomi qui a raccontarvi di Elizabethtown. La trama? la più antica: lui in preda ad una crisi causa completo FIASCO - e si sottolinea che non si tratta di un fallimento - incontra lei, sulle prime molto invadente, con una passione spregiudicata per la topografia... insomma un'inizio alla SWEET NOVEMBER.
Aggiungete poi la tipica satira che accompagna i film basati su un funerale, un albergo di provincia dove gli incontri sono dei più fortuiti, e le lunghe strade dell'America alla ON THE ROAD... e avete parte del film...

GLi altri aspetti interessanti? eccoli:
- chi ha prodotto il film? con pazienza i nomi scorrono e si legge un certo TOM CRUISE accompagnato dall'immancabile PAULA WAGNER - e già, pensate che l'immancabile fosse la Holmes, vero??? -;
- la musica: un bel mix di canzoni, a partire dal grande classico di MOON RIVER - a proposito, non lasciatevi sfuggire la scena in cui appare A. Hepburn nel film di Vacanze Romane - fino a IN THE NAME OF LOVE degli U2;
- il rapporto musica-automobile-strada: da sposare in pieno; perché cosa c'è di più bello, emozionate, rilassante di una lunga strada da percorrere a bordo di una splendida automobile, con la giusta musica da sottofondo?
- gli stacchi: si passa da una scena all'altra in un modo che colpisce profondamente a tal punto che ti chiedi: ma mi son persa qualcosa?
- ALEC BALDWIN e la sua comparsata, a cui viene da chiedere: ma tornerà ad avere grandi ruoli?
- il telefonino e le lunga conversazione tra i due protagonisti: assolutamente lontanissimo anni luce dalla vita pratica, soprattutto la mia... insomma che tariffa hanno questi?
- il finale... beh, questo non lo racconto, ma sconcerta....
- e dulcis (e di dolcezza si tratta!) in fundo: lui, ORLANDO: che smesse le orecchie a punta e il cappello con la piuma, regala splendide espressioni mimiche da veri intenditori: avete mai notato quanto sia adorabile quando socchiude gli occhi, rendendogli più espressivi forse più di quanto egli stesso si renda conto!

Insomma: una commedia dalle sfaccettature a volte comiche, malinconiche, tristemente legate alla vita di famiglia, inaspettate...
e sottolineo lo spettacolare TIP TAP della Sarandon sulla musica di mOOn River...

baci

Monday, November 07, 2005

La mia casa universitaria

Buongiorno.
Sono appena rientrata, dopo aver seguito l'ultima lezione del corso di psicologia delle organizzazioni, nella mia casa universitaria.... attualmente sprovvista anche della luce elettrica in cucina causa neon ormai fuori uso.

Da un anno e mezzo circa, ovvero da quando ho iniziato a frequentare l'università, chi mi conosce sa bene che la casa dove vivo e la gente con cui vivo rappresentano argomenti fissi, insieme a ben molti altri che col tempo imparerete a conoscere - e non è una minaccia, quanto una promessa - , ma non c'è da stupirsene, visto che chiunque viva questa esperienza nella propria esistenza passa da una condizione di alto comfort ad una di profondo ed immenso squallore.

la mia attuale dimora non è squallida, tutt'altro:
- l'ingresso è un meraviglioso giardino con un prato verde e alberi rigogliosi;
- il portiere: un gatto dolcissimo dal mantello rosso;
- la proprietaria: una signora settantenne che viaggia in lungo e in largo col marito e che si circonda di giovani perché - cito testualmente - "con i vecchi di certe cose non si può parlare!";
- le dirimpettaie: due simpaticissime ragazze universitare alle prese con un caso disperato di inquilina insopportabile;
- la mia stanza: un grande quadrato con annesso soppalco in legno, con un meraviglioso poster di Degas ed il cinemino del film VACANZE ROMANE, con A. Hepburn: due reliquie di cui vado fierissima.

Per molti aspetti sembrebbe confortevole e simpatico; ma attenzione: nelle case universitarie - e la mia non fa eccezione - c'è sempre qualcosa che non va, a parte il fatto che se un danno deve accadere, è matematicamente provato che accadrà di domenica - come il neon fulminato! -; nel dettaglio:
- a fianco il cancello di ingresso vive una signora molto anziana, al secolo ANdreina, che purtroppo è in una condizione di depressione acuta senza precedenti: ogni volta che esci di casa, lei è lì che ti guarda, ti saluta e poi ti dice:" vieni a trovarmi"; ovvero si tratta di una conversazione di tre ore in cui ella dirà:"mio marito è morto, mio figlio è morto... prega il Signore affinchè muoia anch'io!" e tu stai lì a chiederti per cosa sia meglio pregare: affinché lei possa trovare un po' più di serenità su questa terra o perché la sua preghiera sia ascoltata;
- in questa villa abitata da nuclei familiari imparentati tra loro, tutti amano il verde e tutti pretendono di avere il POLLICE VERDE; e così a qualsiasi ora del giorno, vedi qualcuno armato di cesoie e guanti vagare per il giardino alla ricerca disperata di foglie secche... ovviamente c'è anche il giardiniere - meglio noto come l'uomo degli ottoni- che viene a spazare sotto la mia finestra alle cinque del mattino quando è bella stagione, un po' più tardi durante l'inverno;
- la passione per il giardinaggio coinvolge anche i citofoni: provata voi a dire ad un vostro amico: "il campanello è a nome PRIMULA, attento a non confonderti con violetta o mimosa"....
- ma l'altre grande passione delle persone che abitano qui è il FAI DA TE; durante la settimana un'orda di maestranza invade ogni dove provocando i caratteristici rumori di un cantiere, ma si sa il cantiere non è aperto durante i festivi... TRANNE QUI!, perché proprio la domenica mattina tutti gli uomini della villa si armano di martello, scalpello e ultimamente anche di tegole e travi ed iniziano ad inchiodare, ad incitarsi l'un l'altro, ad urlare cose del tipo:"tendi quel cavo, smuovi quella pietra"; questo accade dalle 07.20 sino alle 10.00, ovvero fino a quando non arriva il tipico diluvio pavese e allora di lavorare all'aria aperta non c'è possibilità; ma a quel punto a te poco importa: sono già tre ore che sei in piedi e sei al tuo secondo caffè;
- ma attenzione: in realtà tu hai spalancato gli occhi qualche minuto prima rispetto all'inizio dei lavori, ovvero alle ore 07.15, quando il campanile della monumentale chiesa che è contigua alla casa e che tu puoi ammirare dalla tua finestra, inizia a scampanellare, ma non un suono melodioso e allegro, quanto piuttosto un DON DON funereo, il che al mattino presto, quando la tua sveglia suonerà da lì a poco, e tu stai cascando dal sonno causa baldoria della notte precedente, il tutto unito alla nebbia fitta, non rappresenta propriamente uno dei risvegli più dolci;
- aggiungi anche i Sanpietrini del cortile; questa comodo e funzionale pavimentazione non solo ti perseguita per tutto il centro della città, ma ti segue fin dentro casa: è una goduria quando hai deciso di indossare il tuo paio di scarpre con i tacchi così alla moda;
- ed infine le care coinquiline; in questa casa sono ben tre: la cunese di giurisprudenza, la vercellese di scienze politiche e una liceale di trenta chilometri più in là che vediamo in media tre ore alla settimana.... ma ci sarà tempo e modo di approfondire questo argomento, statene certi!

Ecco il quadro all'incirca quasi completo, le pennellate di ritocco verranno in seguito, perché ora vado a preparare pranzo: oggi il menù prevede: merluzzo impanato - ricetta segreta delle FINDUS! - , mega insalata, una mela, un pezzo di torta margherita e caffè con miscela salentina.
Buon pranzo!

PS le prenotazione al ristorante "da FAith" si accettano con preavviso di 24 ore e sono soggette a restrizione da parte del gestore....

Sunday, November 06, 2005

Intro

In una piovosa mattina di inizio novembre, di fronte ad una tazza di caffé fumante, nella consueta nebbia pavese.... nasce l'idea di un posto tutto mio sul web.

Ed ecco qui l'Angolo di Faith.