Saturday, January 07, 2006

Il mio rapporto con il treno

Nella vita di ciascuno esiste sempre un quid che si ripropone, costante, solerte, come una piccola cosa che ti da la certezza che nonostante la grandissima variabilità della vita, qualcosa resta sempre...

... per quanto mi riguarda, il quid c'è, esiste e mi perseguita e si tratta del mio burrascoso rapporto con la compagnia di trasporti Trenitalia...

Dunque: qualsiasi spostamento io intenda fare, esclusi quelli in direzione Genova, il mio viaggio inizia sempre con un bel trasbordo da Pavia alla famigerata stazione di Milano centrale; ritardo previsto: variabile! nelle migliori delle giornate prendo il treno precedente rispetto a quello da me programmato perché in ritardissimo....
Il discorso si fa serio quando la tratta si allunga verso Torino: non manca mai qualcuno che, ahimé, tenta il suicidio utilizzando il TJV e purtroppo fermamo sempre l'interregionale di dietro! oppure quando incontro due gagliardi giovani che hanno la bella idea di prendersela col mio borsone lì appoggiato - lite assicurata!? -.
E figuriamoci quando devo affrontare la tratta Milano-Lecce: si va dal ritardo all'aria condizionata o riscaldamento assenti - o a livelli spropositati -, dall'assenza di carrozze alla necessità di scendere e cambiare treno...

... ma oggi raggiungiamo ogni limite: non si parte! Le previste nove ore di viaggio che avrei dovuto affrontare domani sono rimandate a data da destinarsi, causa ritardi improponibili sulla linea Lecce-Milano...
... insomma, perdere la coincidenza per Pavia e rimanere una notte nell'accoglientissima stazione centrale non è il sogno di ogni viaggiatore, per cui se possiamo evitare, EVITIAMO!

Sono così lontane quelle scene di lui e lei che si salutano alla stazione, con la promessa di rivedersi presto, lui che prende il treno e parte via, lei che scappa via dalla stazione un momento prima che il treno parte per evitare di vedere quei finestrini scorrere lentamente... sob!
Baci

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