Thursday, May 11, 2006

Ti va di ballare?

Lunedì sera, insieme a Manuela, Chiara e Michela, sono andata a vedere l’ultima prodezza di Antonio Banderas, ovvero il film Ti va di ballare, un titolo che alla lontana – molto alla lontana!! – rievoca un altro titolone e un altro sex-symbol: Shall we dance? e Richard Gere… ma si sa, quando c’è da tradurre un titolo, non sempre si ottengono buoni risultati….

Le prime risate sono nate fuori dal cinema, quando Manuela incontra un conoscente – leggi pallavolista del Cus – al quale bellamente dice: “sto andando a vedere…. TI va di ballare?”… prontamente Michela farà notare: “Ma Manu… lo hai invitato a ballare???? Così… di punto in bianco?!”….
Era chiaro a quel punto che sarebbe stata un’ottima idea entrare a vedere il film….
Ma prima dei titoli iniziali, le tre baldanzose giovani hanno deciso di fare uno scherzo alla sottoscritta nascondendosi tre file davanti rispetto a quella prescelta…. Ovviamente l’hanno pagata a caro prezzo: tutti gli astanti hanno saputo della loro presenza….

Dunque, il film inizia…. E ha evidentemente il sapore di un nuovo Save the last dance: al posto della castana ballerina di danza classica, troviamo un elegantissimo uomo latino, con capelli impomatati neri, una croce rovesciatatatuata sul braccio destro, un elegantissimo vestito nero….
Il resto è uguale: la difficile prova da superare, la preside di polso odiata dagli studenti, il metal-detector all’ingresso, le pistole e la droga, qualche parente dei protagonisti che non c’è più, la gang da evitare e nel quale il giovane ragazzo bisognoso di redenzione e di una buona dose di fiducia in sé e negli altri – qui rispondente al nome di Rock – decide di frequentare e all’ultimo di abbandonare….

Il resto? Il resto è un virtuosissimo tango che vede un Antonio Banderas impegnato in movimenti spettacolari e seducenti con una biondissima ragazza dei quartieri alti con una gran puzza sotto il naso…. Un botta e risposta col tango successivo che i nuovi ballerini presentano alla gara, recuperandone il vero spirito: gelosia, lotta, sensualità, emozione… ballato a 3: notevolissimo….

Ancora da segnalare che il soggetto del film è tratto da una storia vera - Pierre Dulaine è un ex-ballerino di fama internazionale che ha istituito diverse scuole di danza per recuperare ragazzi disagiati -, il grande campionario musicale che viene proposto, il ballo delle debuttanti con relativa madre-stressor, la bellezza della ragazza protagonista, il volto innamorato della collaboratrice di Banderas e la foto della moglie perduta, la bicicletta nera super-stilosa e il fazzoletto bianco – ma ne fabbricheranno più uomini col fazzoletto?? –, e il concetto che la passione del ballo salva almeno solo di poche ore da un mondo di inferno…..

BAci

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