in programma l'esibizione dei Negramaro e di Sting....
Chiara, Michela, Manuela e io decidiamo di sfidare il caldo e la baraonda di gente e di gustarci un po' di buona musica live....
Durante il tragitto in treno scaldiamo la voce...
... così quando arriviamo ai piedi del Duomo siamo cariche come non mai.
Ed ecco le prime note dei Negramaro, gruppo emerso dall'afa del caldo Salento per esportare e rendere noto la passione di questa terra, le sue sonorità e la famelica voglia di vivere al massimo dei giovani che la abitano....
CAnto, se pur stonatamente, per un'ora e mezzo di fila: la voce di Giuliano è trascinante, la musica coinvolgente... e quanto parte "NUVOLE E LENZUOLA" all'unisono la piazza si scatena.
A voi il testo:
Ore che
lente e inesorabili
attraversano il silenzio
del mio cielo
per poi nascondersi
ad un tratto
dietro nuvole
che straziano il sereno
sentirle riaffiorare
quando tutto
sembra aver trovato il giusto peso
aver la voglia
di rubarle al tempo
per potergli dare
tutto un altro senso
distratto, stupido e testardo
come sempre provo a farlo
ho deciso di fermarlo
per poterti avere ancora
non di
sperando che non se ne accorga
ho strappato via anche l’ultima mezz’ora
pensando che sia l’unica maniera
per sentirti qui vicino ancora
sempre più stupido e testardo
come sempre torno a farlo
e di nuovo per fermarlo
e poterti dire
ancora
tra nuvole e lenzuola
non farlo per un’ora
non farlo per un’ora
e stringimi allora
tra nuvole e lenzuola
non dire una parola
non dire una parola
ore
che lente
e inossidabili
attraversano il silenzio del mio cielo
e si nascondono ad un tratto
dietro nuvole
che straziano il sereno
le senti riaffiorare quando tutto
tutto sembra aver trovato il giusto peso
aver la voglia di rubarle al tempo
per potergli dare ancora un altro senso ancora
stringimi allora
tra nuvole e lenzuola
non farlo per un’ora
non farlo mai per ora
abbracciami ancora
tra nuvole e lenzuola
non dire una parola
non dire una parola
ore
che lente
e inossidabili
attraversano il silenzio del mio cielo
e si nascondono ad un tratto
dietro nuvole
che straziano il sereno
le senti riaffiorare quando tutto
tutto sembra aver trovato il giusto peso
aver la voglia di rubarle al tempo
per potergli dare ancora un altro senso ancora
lente e inesorabili
attraversano il silenzio
del mio cielo
per poi nascondersi
ad un tratto
dietro nuvole
che straziano il sereno
sentirle riaffiorare
quando tutto
sembra aver trovato il giusto peso
aver la voglia
di rubarle al tempo
per potergli dare
tutto un altro senso
distratto, stupido e testardo
come sempre provo a farlo
ho deciso di fermarlo
per poterti avere ancora
non di
sperando che non se ne accorga
ho strappato via anche l’ultima mezz’ora
pensando che sia l’unica maniera
per sentirti qui vicino ancora
sempre più stupido e testardo
come sempre torno a farlo
e di nuovo per fermarlo
e poterti dire
ancora
tra nuvole e lenzuola
non farlo per un’ora
non farlo per un’ora
e stringimi allora
tra nuvole e lenzuola
non dire una parola
non dire una parola
ore
che lente
e inossidabili
attraversano il silenzio del mio cielo
e si nascondono ad un tratto
dietro nuvole
che straziano il sereno
le senti riaffiorare quando tutto
tutto sembra aver trovato il giusto peso
aver la voglia di rubarle al tempo
per potergli dare ancora un altro senso ancora
stringimi allora
tra nuvole e lenzuola
non farlo per un’ora
non farlo mai per ora
abbracciami ancora
tra nuvole e lenzuola
non dire una parola
non dire una parola
ore
che lente
e inossidabili
attraversano il silenzio del mio cielo
e si nascondono ad un tratto
dietro nuvole
che straziano il sereno
le senti riaffiorare quando tutto
tutto sembra aver trovato il giusto peso
aver la voglia di rubarle al tempo
per potergli dare ancora un altro senso ancora
E da un gruppo emergente, si passa ad una leggenda, un uomo che ha macinato chilometri di palcoscenico, che vive la musica da ventanni, prima con i Police e poi come solista: signore e signori, STING!
Canta per due ore i suoi più grandi successi e personalmente mi commuovo con Fragile e Shape of my heart... la gente balla, canta, si esalta, urla, inneggia al fantastico batterista che si agita su quello sgabello che sembra troppo piccolo per lui e canta come se non dovesse mai smettere.... un eroe.
Sting scalda, domina la scena come solo un grande sa fare, e quando conclude, tutti sono concordi: grande spettacolo sotto il cielo milanese...
Alla prossima!
PS: ne approfitto per salutare le mie compagne di questa spettacolare avventura musicale: CIAO RAGAZZE!
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