Wednesday, August 20, 2008

Il cavaliere oscuro


E' ovvio: quando esce un film ispirato ad una lunga tradizione, dove però volano proiettili, macchine e pipistrelli dai tetti, qualcuno ha sempre l'ardire di commentare: "E' un'americanata"...
Ho atteso e sospirato di poter vedere questo film.... ma ieri sera ero lì, senza fiato; totalmente innamorata di questo Batman/Bruce Wayne: un uomo... complessato, pieno di dubbi, pieno di "perché"; perché prima di essere un eroe, un eroe che Gotham non vuole, è un uomo che combatte con la sua parte più nera, combatte contro se stesso, le sue paure, le sue ferite; un uomo che quando vede uno spiraglio di miglioramento nella sua vita, la possibilità di delegare, si comporta da quello che è: UN UOMO! ed è questa la strabiliante bellezza di questo personaggio, che lo rende così amabile e così profondamente comprensibile. Non si può non essere solidali a Batman...
Ma sicuramente non si può tralasciare il Joker.... perfetto! in ogni scena, in ogni gesto, in ogni espressione del volto; una mimica completa da ogni punto di vista... idee e concetti pieni di una profonda logica che sconcerta.... e a un certo punto lo spettatore si chiede se è così terribile essere in completo accordo con un cattivo; e che cattivo, signori! della stirpe di Hannibal Lecter, credo: di quelli che hanno una storia, una profonda psiche, una sconcertante linearità.
E mentre guardavo il film mi son chiesta quanto geniale debba essere colui il quale un giorno ha preso carta e penna e ha scritto la sceneggiatura di questo film: perché, ammettiamolo, non è caduto in una sola di quelle trappole che ti aprono il plauso del pubblico... e dei critici. Non è una storia, è un susseguirsi di eventi, finemente concatenati tra loro: il film non racconta di un incontro/scontro: nessuna lotta epocale tra il bene e il male, nessun trionfalismo della serie "ecco il vincitore!", qui nessuno vince... e tutti perdono qualcosa! chiaro quadro della realtà, signori.
E così scopri che questo geniale autore ha l'ardire di scrivere della morte del personaggio femminile, evento inevitabile: se fosse vissuta sarebbe stato l'ultimo motivo di dubbio per Batman circa se stesso.... se fosse vissuta sarebbe stata l'ultimo appiglio per una speranza... ma sapere che l'unica ragione per mollare non esiste più, allora tanto vale non mollare e proseguire!
E così scopri anche che il più nobile, rispettabile, saldo uomo di questa terra, se privato delle sue certezze, delle sue passioni, può diventare il più spietato malfattore, pronto ad uccidere.... e così tutti noi abbiamo un lato nascosto, una seconda faccia, il secondo lato della moneta... un personaggio incantevole, pregevole.
Musiche meravigliose, come solo Hans ZImmer sa fare... una Gotham luminosa, pronta a tingersi di nero, cittadini pronti a spararsi addosso e criminali pronti a lanciare un detonatore nel mare, quello che non ti aspetteresti se dentro di te non c'è un piccolo barlume di speranza...
E date pure la caccia a Batman, se volete; scrivete cattiverie sui giornali, denunciatelo, mettete una taglia sulla sua maschera... ma ci sarà sempre qualcuno che, come quel bambino, avrà gli occhi spalancati dalla paura, di essere ucciso, di essere ferito, di essere deprivato della sua libertà... e quegli occhi così spalancati gli permetteranno di vedere che a salvarlo sarà proprio quel malfattore.... Questa è Gotham, e questo è il destino di un uomo.

2 comments:

Unknown said...

vogliamo una taglia sulla tua di testa!

Faith said...

Lallo... come mai una taglia sulla mia testa?